Sabato 31 gennaio esce in Italia e all’estero distribuito da Ird e nei migliori store digitali Why Not?, nuovo progetto discografico di Armando Calabrese, prodotto dall’etichetta salentina Dodicilune. Il pianista siciliano – qui in piano solo e registrato dal vivo – interpreta e rielabora in chiave propria alcuni memorabili standard del jazz e una composizione originale (Like a Brightness Point). In scaletta “Bouncing with Bud” di Bud Powell, “Stella by Starlight” di Victor Young, “Misty” di Errol Garner, “All The Things You Are” di Jerome Kern e Oscar Hammerstein II, “Someday My Prince Will Come” di Frank Churcill e Larry Money e “I Loves You Porgy” (George Gershwin, Ira Gershwin).
<È ormai una cosa rara, al giorno d’oggi, ascoltare una performance di un musicista che non ha paura di mostrare il proprio divertimento, la pura gioia di far musica come accadeva spessissimo alcuni decenni fa>, sottolinea nelle note di copertina il pianista genovese Dado Moroni. <Gran parte del successo di personaggi come Fats Waller, Count Basie, Dizzy Gillespie, Oscar Peterson ed Errol Garner si basava proprio su questo tipo di comunicativa. Anche ascoltando Armando Calabrese si ha questo tipo d’impressione: si siede al pianoforte e suona esattamente ciò che ha nel cuore in quel momento, anche stravolgendo le forme di standard notissimi per inserirvi interludi visionari e temerari. In questo si percepisce la formazione classica e la cultura di Armando che ci regala anche una bellissima composizione originale, “Like a Brightness Point”, in cui le due anime del musicista convivono, dialogano e si alimentano a vicenda dando vita ad un linguaggio fresco e spontaneo. In questo momento storico particolare per tutto il pianeta, dove la parola crisi è ormai troppo frequente, sicuramente il pianismo italiano gode di ottima salute. Benvenuto Armando Calabrese!>.
<Ascoltare Armando Calabrese è stata per me una graditissima sorpresa. Non capita spesso di imbattersi in un pianista che, senza alcun supporto ritmico, si dilunghi in cambiamenti di tempo e di atmosfere tra loro diversissime>, sottolinea il chitarrista e polistrumentista Lino Patruno. <Armando tratta questi celebri standard del repertorio jazzistico come se fossero delle suite non ripetendosi mai e creando man mano delle “avventure” musicali di grande originalità, incuriosendo l’ascoltatore di volta in volta con le sue piacevolissime “trovate”. Devo dire che è raro di questi tempi incontrare pianisti come Calabrese, abituati come siamo ad ascoltare musicisti che usciti dalle scuole di jazz si somigliano un po’ tutti, intenti a seguire la “moda” del momento. Quindi non possiamo far altro che augurare successo a questo suo progetto, che non mancherà – come nel mio caso – di entusiasmare anche altri musicisti e specialisti del settore, contribuendo certamente all’affermazione di questo straordinario, originalissimo e sensibile pianista>.
<Oggi Armando consacra la sua arte con un lavoro difficile , intelligente e coraggioso. Ascoltando il cd “Why not”, se da un lato rivivo le sublimi atmosfere dei pianisti del passato (segno di grande conoscenza e retaggio storico), dall’altro, scopro anche di un pianista moderno ed innovativo. Le sue soluzioni armoniche sono sempre eleganti e mai scontate, il suo lirismo è raffinato, la sua tecnica impeccabile il suo interplay affascinante. Sono certo che questo cd riuscirà a toccare i cuori di tutti coloro che ancora amano la buona musica e desiderano respirare aria di poesia.> Mauro Carpi
La matrice di Armando Calabrese, pianista dagli esordi classici di tale rilievo da essere definito da Aldo Ciccolini come “uno dei giovani emergenti più preparati e interessanti della sua generazione”, si dipana attraverso tappe di fondamentale importanza. Diplomatosi in pianoforte nel 2002, sotto la guida del M° Franco Foderà al Conservatorio “A. Scontrino” di Trapani con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, e conseguita nel 2007 la laurea di II livello in Discipline Musicali al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, studia Fenomenologia della Musica con Alessandro Drago ottenendo anche, nel 2010, il Diploma in Music Performance presso l’Associated Board of the Royal Schools of Music di Londra, “con distinzione”. Dopo aver frequentato scuole di rinomanza internazionale come l’Hochschule für Musik di Köln e il Mozarteum di Salisburgo, e aver conquistato posizioni di podio in premi pianistici tra cui l’Internazionale di Minerbio, l’Ibla Grand Prize ed il Premio Schumann, parallelamente ad un’intensa carriera concertistica comincia lo studio del jazz. Intrapresa pienamente la dimensione jazzistica, studia dapprima con Mauro Schiavone (Conservatorio “V. Bellini” di Palermo e Scuola Internazionale Palermo Jazz), poi con Alberto Tacchini (Conservatorio “A. Boito” di Parma) e ottiene, nel 2013, il Fellowship – Master Level – in Jazz Piano Performance presso il London College of Music, University of West London, con il massimo dei voti ed il plauso della commissione. Nello stesso anno, partecipa alle clinics di Umbria Jazz effettuando con il Berklee/UJ Clinics Award Group, una performance all’interno del Festival Internazionale Umbria Jazz 2013. Già attivo sul piano discografico con due lavori prodotti dall’etichetta VideoRadio (partner Raitrade), “Why not?” rappresenta il suo primo lavoro compiutamente jazzistico nella prediletta dimensione del piano solo. Info www.armandocalabrese.it
TRACKLIST
1) Bouncing with Bud
2) Stella by Starlight
3) Misty
4) All The Things You Are
5) Like a Brightness Point
6) Someday My Prince Will Come
7) I Loves You Porgy
(P) 2015
Dodicilune ED338
8033309693385
DIRECT TWO TRACKS LIVE RECORDING
VIDEO
BOUNCING WITH BUD
RASSEGNA STAMPA
SPECIALE BLOGFOOLK (S. Esposito)
JAZZCONVENTION (F. Ciminiera)
TAKE FIVE JAZZ E DINTORNI (J. Peruzy)
STRATEGIE OBLIQUE (R. Paviglianiti)